informativa sulla privacyinformativa sui cookieinformativa

Monica Piacentini

MENS SANA IN CORPORE SANO: L'APPROCCIO PSICOSOMATICO

2024-05-08 11:05

Array() no author 82448

MENS SANA IN CORPORE SANO: L'APPROCCIO PSICOSOMATICO

Sommario del mio articolo


L’approccio psicosomatico è un tentativo di vedere le persone nella loro interezza e, soprattutto, di comprendere che cosa loro succede. In generale possiamo dire che la psicosomatica è lo studio dei rapporti intercorrenti tra mente e corpo. Essa parte dalle premesse che ogni malessere di natura psicologica abbia una ripercussione a livello somatico, e che viceversa una malattia organica comporti una alterazione della sfera psicologica (Baldoni F., 2010). In realtà non esiste una malattia psicosomatica come tale, perché tutte le malattie lo sono nella misura in cui consideriamo l’individuo nella sua interezza psicofisica. Le malattie psicosomatiche sono sempre esistite perché l’espressione dello stress, o di problemi psicologici, attraverso sintomi fisici è uno fra i meccanismi basilari della natura nella mobilitazione del corpo a far fronte allo stress mentale. 



Non basta analizzare il sintomo del paziente psicosomatico ma bisogna anche essere capaci di vedere «il valore positivo del disturbo somatico nella sua opera di neutralizzazione di una “seduzione” della psiche da parte della mente» (Winnicott, 1975, p.303). 



Le malattie psicosomatiche realizzano uno dei meccanismi difensivi più arcaici con cui si attua una espressione diretta del disagio psichico attraverso il corpo. In queste malattie l’ansia, la sofferenza, le emozioni troppo dolorose per poter essere vissute e sentite, trovano una via di scarico immediata nel soma (Biondi M.,1991).





I sintomi psicosomatici (tra i più comuni: mal di testa, insonnia, disfunzioni erettili, eruzioni cutanee, dispnea, dolori fisici costanti) sono il risultato di situazioni di forte stress, marcato disagio, paura, angoscia, sofferenza, ansia.



La somatizzazione è un fenomeno umano ubiquitario e può essere considerata come una modalità di risposta alle sollecitazioni ed agli stress della vita o, addirittura, come un modo di vivere. Esprimere, quindi, sintomi somatici non è di per sé patologico, lo diventa nel momento in cui si raggiungano determinati livelli di intensità, di frequenza, di compromissione funzionale e di eccessivo ricorso all’assistenza sanitaria (McWilliams N., 2012).





Chi si occupa del corpo non può prescindere dal tenere in considerazione l’influenza che la mente esercita su di esso.



È sicuramente un modo nuovo di concepire l’uomo malato, una modalità che non considera solo l’organo malato da curare, ma la globalità psichica, sociale e culturale dell’essere umano, per cui l’organo rappresenta solo l’espressione ultima di un disturbo (Trombini G., Baldoni F., 2001).




Dr.ssa Lucia Filetti - Psicologa e Psicoterapeuta



informativa sulla privacyinformativa sui cookieinformativa